L'immagine ha una larghezza di 172.181 pixel ed una altezza di 93.611 pixel per un totale di 16.945.790.099 (sedici miliari ...) pixel; per garantire l'assoluta fedeltà cromatica della riproduzione l'immagine è stata generata con una profondità di colore di 16 bit, doppia rispetto a quella delle convenzionali immagini digitali; l'occupazione su disco dell'immagine è superiore a 96 Gbyte.
Dal comunicato della Soprintendenza:
"L’Ultima Cena è stata oggetto nel passato di importanti campagne fotografiche con le migliori tecniche in quel momento a disposizione; da quelle dell’inizio novecento in bianco e nero attraverso le grandi lastre di vetro a quelle degli anni ’80 eseguite a colori a scala 1:1 e dunque questa nuova campagna fotografica, eseguita con raffinata tecnica digitale, è un fondamentale contributo documentale-scientifico che prosegue questa tradizione."
Il progetto è stato illustrato sbato 27 ottobre u.s., nella cornice della Sagrestia del Bramante, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato tra gli altri, dal sovrintendente per i Beni architettonici di Milano, Alberto Artioli, e dal presidente dell'Ente Raccolta Vinciana, Pietro Marani.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione di diversi partner:
- AMD, multinazionale americana, che ha fornito la tecnologia d’elaborazione ad elevate prestazioni;
- Clauss, società tedesca, che ha fornito la struttura d’orientamento ad alta precisione,
- De Agostini per il supporto web e la comunicazione;
- I-Net per l’accesso internet ad alta velocità;
- Nikon per le attrezzature fotografiche allo stato dell’arte.
Il sistema di visualizzazione consente di ingrandire e osservare qualsiasi porzione del dipinto, fino a cogliere particolari di circa un millimetro quadrato di superficie. La ripresa è stata effettuata con la tecnica della "fotografia panoramica", un sofisticato metodo di ricomposizione di più foto in un unico scatto, pari alla realizzazione di una fotocamera virtuale da 16mila Megapixel. Per l'illuminazione si è adottato uno specifico sistema validato dal Laboratorio di Fisica dell'Istituto centrale per il Restauro.
Il progetto è nato nella primavera del 2007 dall'incontro fra il Ministero dei Beni culturali, la Sovrintendenza del capoluogo lombardo e la società Hal9000, a cui è stata affidata la
realizzazione del progetto.
Come sempre avviene all'enorme quantità di siti dove è stata pubblicata questa notizia corrisponde una stringata sintesi della notizia Reuter in chiave internazionale e il comunicato Ansa in chiave locale. Pochissimi particolari tecnici. Le statistiche di accesso sono state citate attraverso le fonti di stampa per sottolienare il gran numero di accessi ma il contatore di accesso della sosietà statcounter.com non è nemmeno linkato nella home page della società.
Alcune osservazioni sulle forze in campo.
La società De agostini è leader nel settore culturale sia per le pubblicazioni sia per la gestione, in conto del Ministero, di parte delle attività economiche. Non possiamo dimenticare Lottomatica la Societá, di cui il Gruppo De Agostini é azionista di maggioranza, che distribuisce giochi e servizi attraverso una delle reti di collegamento on-line in tempo reale piú estese in Europa
Di passaggio dovremmo ricordare come la De Agostini sia uno dei principali content provider del portale Italia.it (per il quale portale il Ministro Rutelli ha recentemente presentato una relazione alla Corte dei Conti ipotizzando danno erariale nella redazione del sito stesso) e che quindi una sua collaborazione con il MiBAC nasce, ovviamente, da molto tempo.
Nessun commento:
Posta un commento